Era il 15 Giugno, quando un’ordinanza regionale, dava il via libera alla celebrazione post-quarantena dei matrimoni e autorizzava i relativi ricevimenti dietro l’osservanza di alcune, ormai consuete, disposizioni di sicurezza.

A un mese dalla riapertura del settore in maniera ufficiale, abbiamo chiesto ad alcuni partner e operatori salentini del Wedding, un primo piccolo bilancio riguardante i matrimoni svolti, quelli persi, quelli in programmazione. Per comprendere appieno l’entità del danno che questa pandemia ha prodotto sul mondo dei matrimoni e tutto l’indotto.

 

GIARDINO SEGRETO – BOTRUGNO (Addobbi Floreali): “La situazione non è delle più rosee al momento. I matrimoni che avevamo in programma sono stati tutti annullati, tranne uno questa estate. La nostra personale sensazione, parlando anche con alcuni colleghi, è che sia tutto fermo e quasi tutti in difficoltà.”

APULIA LUXURY STUDIO – RUFFANO (Fotografi): “Noi in genere abbiamo un target che viene da fuori regione o fuori nazione, per cui fin da subito abbiamo avuto l’annullamento o slittamento di almeno il 90% dei matrimoni in programma, i cui sposi non potevano temporeggiare in attesa che dalla Regione si ricordassero di noi. E’ rimasto qualche matrimonio a Settembre e riceviamo qualche richiesta per l’anno prossimo che, comunque, è ormai tutto occupato dai matrimoni 2020.”

TORRE DEL PARCO – LECCE (Location): “Dal 15 Giugno ad oggi abbiamo svolto solo 3 matrimoni e da qui alla fine di Settembre ci saranno grosso modo una decina di matrimoni. Le richieste che stiamo ricevendo attualmente riguardano piccole cerimonie da 40-70 invitati. Il grosso delle richieste è per il 2021 e 2022.”

EMOZIONI SPOSA – MELISSANO (Atelier): “La situazione è decisamente complicata. Il 2020 è tecnicamente morto e abbiamo forse 4 spose che andranno all’altare coi nostri abiti quest’anno. Per il 2021, hanno confermato circa l’80% delle spose 2020 mentre le nuove richieste per le nuove spose vanno molto a rilento, ad un ritmo tale che se fossimo una piccola realtà, saremmo costretti a chiudere. Il settore abiti fortunatamente può prendere più di un matrimonio al giorno, rispetto ad esempio ad un fotografo, un fioraio o una location.”

VILLA ZAIRA – MAGLIE (Location): “Ad un mese dalla riapertura, devo dire che noi, nel complesso, siamo riusciti a “recuperare” un buonissimo numero di matrimoni non solo per questa estate, ma anche fino a Dicembre. Ciò, è stato favorito anche dal fatto che, molte coppie, almeno per quanto riguarda le nostre, che si sposavano nella primavera 2021, hanno voluto anticipare le nozze ad autunno 2020 per paura di nuove ondate di contagi o addirittura una nuova quarantena. A questo, aggiungerei l’ordinanza regionale dell’8 Luglio che ha, di fatto, tolto l’obbligo del distanziamento e delle mascherine tra amici e parenti, favorendo quindi quella totale parvenza di normalità per un matrimonio”.

L’ANGOLO DIVINO – GALATONE (Bomboniere): Dalla riapertura ad oggi non abbiamo ancora servito nessuna coppia. La prima, sarà ad Agosto. Nel complesso, per l’estate 2020 sono previsti solo circa 7 matrimoni. Ovviamente numeri totalmente imparagonabili alla normalità di ogni anno. Per la prossima stagione, al momento, ci sono pervenute circa 20 richieste, tutte però ancora da confermare.”

VILLA DEI FIORI – GALLIPOLI (Location): “Abbiamo realizzato finora soltanto un matrimonio. Da qui a Settembre ne abbiamo in calendario 10. Il fattore positivo è che però abbiamo ricevuto una cinquantina di richieste in un mese, per matrimoni da svolgere entro l’anno o l’anno prossimo.”

 

Appare superfluo sottolineare la difficoltà che traspare dalle risposte delle aziende salentine interpellate. Una difficoltà sicuramente prevedibile, scontata e risaputa, ma che adesso si sta manifestando in concreto dopo essere stata soltanto prevista. E’ chiaro che ogni possibilità di “restaurazione” per il settore, passa da un autunno senza nessun tipo di nuovo allarme sanitario. Nuove misure restrittive, significherebbero la fine per tante realtà di questo territorio.

Perciò non ci resta che essere ottimisti e pensare di ritrovarci qui, tra un anno, a rifare le stesse domande e sentirsi rispondere che “si, è andato tutto bene”…